Donazioni e Solidarietà

di Mirco Tonin

«A Natale siamo tutti più buoni» recita l’adagio. Il periodo natalizio è in effetti importante per la raccolta fondi da parte delle associazioni caritatevoli o di volontariato che si finanziano attraverso le donazioni. Le modalità sono le più varie: dalle grandi organizzazioni (come l’Associazione per la ricerca sul cancro) che hanno un proprio negozio online in cui si possono trovare idee regalo per un «Natale Solidale», ai vigili del fuoco volontari di paese che raccolgono fondi distribuendo il proprio calendario porta a porta.
Da qualche anno la rivista «Vita», specializzata nel mondo non profit, fotografa con un rapporto le donazioni in Italia. Basandosi su deduzioni e detrazioni effettuate nelle dichiarazioni dei redditi, si stimano in oltre 5 miliardi di euro le donazioni individuali, un dato in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente, cui vanno ad aggiungersi circa 2,7 miliardi di euro di donazioni informali e 873 milioni di euro da parte delle imprese.
Le donazioni riguardano vari ambiti e alcuni sono incentivati in modo particolare. Esiste ad esempio uno «School bonus» a favore di chi sostiene interventi su strutture scolastiche o per migliorare l’occupabilità degli studenti, e un «Art bonus» per versamenti a favore di cultura e spettacolo. Al riguardo, il Trentino-Alto Adige non brilla particolarmente, con soli 7 interventi finanziati attraverso l’art bonus, a fronte di 114 interventi in Veneto e 1.323 a livello nazionale, per un totale di oltre 200 milioni di euro. Le fonti di finanziamento degli enti locali probabilmente rendono i cittadini meno propensi a indirizzare le proprie donazioni verso questo settore. Un ambito in cui trentini e altoatesini invece primeggiano sono le donazioni dirette verso i Comuni, sia in denaro, sia attraverso il conferimento di beni come immobili o opere d’arte. Si tratta di cifre tutto sommato modeste, circa 44 milioni di euro a livello nazionale, ma, rispetto a un valore medio pro capite di 0,73 euro per l’Italia nel suo complesso, l’apporto in regione è di oltre 3 euro, un bel segno di fiducia e vicinanza tra cittadini e Municipi.
Al di là dell’aspetto economico, l’atto di donare rappresenta un indicatore fondamentale della coesione e della solidarietà sociale ed è quindi particolarmente importante che vi siano anche in tale ambito segnali positivi.

Pubblicato sul “Corriere dell’Alto Adige” il 23 dicembre 2017

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